Risultato della ricerca: luigi sestili
luigi@zzurro
È l\'incertezza che affascina. La nebbia rende le cose meravigliose. (O. Wilde)
nikiseicarri
La Casina Vanvitelliana è un suggestivo casino di caccia ubicato su un\'isoletta del Lago Fusaro, nel comune di Bacoli. A partire dal 1752 l\'area del Fusaro, all\'epoca scarsamente abitata, divenne la riserva di caccia e pesca dei Borbone, che affidarono a Luigi Vanvitelli le prime opere per la trasformazione del luogo. Salito al trono Ferdinando IV gli interventi furono completati da Carlo Vanvitelli, figlio di Luigi, che nel 1782 realizzò il Casino Reale di Caccia sul lago, a breve distanza dalla riva. Dal punto di vista architettonico, la Casina si inserisce tra le più raffinate produzioni settecentesche, con alcuni rimandi alla conformazione della Palazzina di caccia di Stupinigi, progettata alcuni anni prima da Filippo Juvarra facendo ricorso a volumi plastici e ampie vetrate. L\'edificio voluto dai Borbone presenta infatti una pianta assai articolata, composta da tre corpi ottagonali che si intersecano l\'uno alla sommità dell\'altro, restringendosi in una sorta di pagoda, con grandi finestre disposte su due livelli; un lungo pontile in legno collega inoltre la Casina alla sponda del lago, anche se il ponte è stato creato recentemente per rendere agevole la visita.
Pier Luigi Saddi
ESTATE 2013. Ho voluto dedicare questa mia composizione all\'estate 2013 che sta finendo. La composizione e formata da alcuni miei scatti fatti in giorni e luoghi diversi, la mezza luna l\'ho ripresa il 12/09/2013 alle ore 19.49 vr 150/500 + moltiplicatore di focale 2x = 1000 iso 100 - 1/160 sec f13. La luna è volutamente fuori proporzioni perché volevo sottolineare il fatto che con questo cambio di luna nuova cambia anche la stagione. La passerella sospesa nel vuoto e avvolta dal buio rappresenta la nostra esistenza, incerta e piena di incognite. La luna rappresenta la meta, visibile e affascinante ma lontana e irraggiungibile, infine la ragazza che guarda la luna rappresenta tutti noi quando ci chiediamo quale sia il significato vero della nostra esistenza. Buona vita vita a tutti gli amici del Nikon club. Pier Luigi.
gigivoz
Nel 1782 Carlo Vanvitelli, per volere di Ferdinando IV di Borbone, realizza su un isolotto sul lago Fusaro, questo casino reale per la caccia e la pesca. La costruzione è a pianta poligonale, composta da tre corpi ottagonali che si intersecano l’uno alla sommità dell’altro dando vita ad una geometria di forme concavo-convesse, terrazzi, scorci vetrati e suggestive prospettive. La costruzione è su due livelli. Al piano inferiore, organizzato intorno ad un salone centrale, due ambulacri posti l’uno a nord e l’altro a sud, rendono il piano più ampio rispetto a quello superiore. Quest’ultimo è infatti più piccolo e presenta quattro terrazze corrispondenti alle coperture dei deambulatori porticati del piano inferiore. Ospiti illustri e personaggi della storia quali Mozart, Rossini, lo zar di Russia, Vittorio Emanuele III e il presidente della repubblica Luigi Einaudi, hanno soggiornato in questa dimora. Un pontile in legno collega la casina alla sponda del lago il cui perimetro è cinto da una banchina costruita con blocchi di pietra lavica del Vesuvio.
IvoMarkes
Chenonceau_Il castello_ In origine nella tenuta sede dell'attuale castello si trovava un maniero che fu bruciato dalle truppe reali nel 1411 per punire il proprietario, Jean Marques, accusato di una cospirazione. Nel 1430 Marques ricostruì il castello insieme ad un mulino fortificato ma il suo erede, fortemente indebitato, nel 1513 vendette il castello a Thomas Bohier, tesoriere dei re Carlo VIII, Luigi XII e Francesco I. Bohier distrusse tutti gli edifici esistenti e diroccati tranne la torre di vedetta e tra il 1515 e il 1521 costruì un nuovo castello per la moglie, Catherine Briçonnet, che vi soleva intrattenere la nobiltà francese e in due occasioni ospitò anche re Francesco I. Alla morte di Bohier (1524) e della moglie (1526) il figlio Antoine dovette cedere il castello alla corona per pagare i debiti del padre. Prese possesso del castello il governatore di Montmorency in nome del re Francesco I impegnato in quegli anni nella costruzione del castello di Chambord. Il suo successore, Enrico II, offrì il castello in dono alla sua amante, Diana di Poitiers, nel 1551 questa divenne duchessa del Valentinois e acquisì la proprietà del castello, divenne anche una delle donne più influenti dell'epoca. A Diane de Poitiers si deve in gran parte l'attuale struttura del castello, sua fu infatti la realizzazione del ponte sul fiume. Fece anche realizzare degli splendidi giardini lungo le rive del fiume. Nel 1864 divenne proprietaria del castello Marguerite moglie del chimico Théophile Pelouze, che lo aveva comprato dagli eredi di Madame Dupin. Dopo la morte del marito Marguerite iniziò dei lavori di ristrutturazione che riportarono il castello all'aspetto che probabilmente aveva all'inizio del XVI secolo Nel 1913 il castello divenne proprietà della famiglia di industriali cioccolatai Menier. Durante la prima guerra mondiale il castello fu in parte usato come ospedale mentre durante la seconda guerra mondiale venne usato come via di fuga dalla zona di Vichy occupata dai nazisti.
luigi@zzurro
La fortuna di avere sempre con me la mia fotocamera
leonardoguazzo
Calotipo del lucigrafo Luigi Sacchi (1805 - 1861) mezzo minuto di esposizione
by photo alessio bonorva
By Photo Alessio info:079-867366 - 347-7336485
nonzo
Imparerai a tue spese che lungo il tuo cammino incontrerai ogni giorno milioni di maschere e pochissimi volti. Luigi Pirandello. Un\'altra mia vecchia proposta.
GiovanniChiappara
Grazie Luigi, che ci ha regalato la sua spensieratezza.
cirro71
Cari amici a malincuore vi comunico ufficialmente ciò che in effetti si stava già  verificando nei fatti, vale a dire il diradamento della mia presenza all\'interno di questa galleria... non potevo però lasciare sfumare la cosa senza un saluto, in quanto in questi mesi qui trascorsi, sia pur virtualmente, ho conosciuto tante belle persone, oltre che fior di fotografi. I motivi di questa scelta sono tanti, non ultimo il tempo a disposizione, che con il lieto evento, come immaginerete, è diventato sempre meno. La vita chiama, ma la passione per la fotografia rimarrà e ogni tanto non dimenticherò di venirvi a salutare. Volevo dirvi grazie per tutto ciò che siete riusciti a trasmettere sia con i vostri scatti che con i commenti. Dunque in ordine del tutto casuale, grazie a Renato, FabioF, Stefano Berti, Simona66, Simone, Giuseppe Ferrante, Robby, Salvo Passarello, Licia, Pier Quercus, Roberto Giacomet, Roberto Promettente, Roberto Freschi, Francesca77, Vinci, Fabryzio, Brizio, Fabrizio Marcacci, Gianluca_MGsurf, Luciano Battaglia, Dario, Liviana, Notina, Giorgio, Carlo, Manlio, Torci, Gabriele, Francesco Martinelli, Claudio Lord Bit, Luigi, Paola Moscato, Fausto Meini, Angela Pirovano, Silvano, Oliviero, Max, Vittorio_duodiscus, Paolo, Paola, Daniele, Ambrogio, Emanuele, Maurizio, Ale, LadiG, Turm, Alverando, Giancarlo, Pier Luigi, Piero, Fernando, Walter, Valter, Cristian Cimbri, Mario, Guido, Toto, Gianfranco, Giada, Lello, Vanessa, Mimì, Sebastiano, Paul, Franchino, Leonardo, Antonio Michelino, Gigi, Gildo, Enrico, Francesca simply, Tiziana, Paolo Montecchio, Mirko74, Dylan e perdono per chi al momento dimentico ;)! Davide Braiato
LadyGi
Opera di Luigi Vanvitelli (XVIII secolo)
FrancescoFranciaFoto
Tolfa 2015 Foto: Francesco Francia Model: Veronica Scognamiglio Mua: Cinzia Broccucci Lights by Elinchrom LTD - Apromastore Nikon D700 + 50 mm f 1.4 Organizzazione: Luigi Sestili a breve il video backstage by Alex Mustazz
SixStyle
Foto: 6Stili (Luigi Sestili) Model: Cinzia Passeri www.luigisestili.com www.facebook.com/pages/6Stili/225599027553744?ref=hl
Flumazenil
"La varieta' e' il preludio alla monotonia, se vuoi evitarla ripeti il tuo elemento." (Luigi Snozzi) P.P. con PSC6.
leonardo_lb
Pizzo Canna,mt 1429 slm,in lontananza l'Etna imbiancata e fumante.Parco delle Madonie. "Io sono nato in Sicilia e li' l'uomo nasce isola nell'isola e rimane tale fino alla morte,anche vivendo lontano dall'aspra terra natia circondata dal mare immenso e geloso" (Luigi Pirandello).